La storia del Museo
Dagli anni della sua fondazione, nel 1851, il Museo Civico di Rovereto è cresciuto in virtù di un fecondo interscambio con la città, la sua gente, il suo territorio. La varietà degli interessi coltivati al suo interno - scienze naturali, archeologia, arti figurative e tecnologia - ne ha fatto un punto di riferimento per la vita civile, economica e culturale di Rovereto, contribuendo in misura rilevante a forgiare l'identità collettiva della città.
Un museo "aperto" - Nel pieno rispetto di questa lunga tradizione di radicamento sul territorio, oggi la Fondazione Museo Civico di Rovereto propone un progetto nuovo, dove la conservazione e la raccolta di materiali e dati si fondono in una struttura di servizio che apre le sue porte a tutte le realtà culturali territoriali. L'idea forte è quella di un museo che non sia soltanto una muta vetrina, sia pur prestigiosa, di reperti e materiali vari, che esaurisce il suo interesse alla prima visione, ma un luogo vivo, da frequentare e sentire come proprio, dove la scienza, la cultura, gli archivi e la didattica non rimangono chiusi nei laboratori di ricerca e fra le pareti dell'istituzione, ma si aprono alla comunità, si offrono alla fruizione.
Conservare, valorizzare, ricercare, promuovere - I compiti tradizionali dell'istituzione museo si uniscono e si integrano con funzioni e mezzi innovativi: conservazione e valorizzazione del patrimonio, ricerca a tutto campo con mezzi all'avanguardia, promozione culturale ed educazione permanente, con appuntamenti di aggregazione e di riflessione, raccolta continua di dati ambientali utili alla pianificazione territoriale, momenti di spettacolo.
Un museo "diffuso" - La Fondazione Museo Civico di Rovereto ha attuato da tempo una strategia di "musealizzazione diffusa" che l'ha portata a muoversi con efficacia sul territorio, varcando i confini istituzionali delle sale museali. Un museo insolito, vivo e in movimento, che vuole accompagnare alla scoperta di un territorio straordinariamente ricco tutti coloro che intendono fare del proprio tempo libero occasione di conoscenza intelligente.
Società privata - Il Museo si costituisce nel 1851 come associazione a finalità culturali e morali sotto la denominazione di Società del Museo Civico di Rovereto, per iniziativa di un gruppo di intellettuali e professionisti roveretani, tra cui spicca la figura di Fortunato Zeni. Oltre a voler salvaguardare il patrimonio naturale e storico da ogni spoliazione, questi illustri roveretani intesero promuovere lo sviluppo della città incentivandovi la diffusione della cultura scientifica.
Dall'Ottocento ai giorni nostri - Dalla metà dell'Ottocento, nonostante l'intreccio con alterne vicende storiche e politiche, la storia del Museo conta circa 150 anni di intensa attività, quattro diverse sedi ed altrettanti assetti espositivi, l'ultimo dei quali, quello attuale, vede la sua realizzazione nel prestigioso Palazzo Parolari e la presentazione della collezione d'arte a Palazzo Alberti Poja. Nel corso di questa lunga storia del Museo possono essere distinte tre epoche: la ottocentesca, intrecciata agli eventi di una città che si inseriva nella cornice statuale dell'impero asburgico; quella tra le due guerre, a partire dall'annessione del Trentino allo stato italiano fino alla fine del periodo fascista; e l'ultima, che va dal 1945 agli anni di incubazione e di nascita del nuovo Museo, di cui oggi si sta completando la realizzazione.
La Città di Rovereto, la Società Museo Civico e la Fondazione - Nel 1983 la Società del Museo Civico ha donato l'intero patrimonio museale al Comune; la Società continua però ad esistere e contribuisce alla crescita e allo sviluppo del Museo grazie alla collaborazione dei suoi soci, nominati in base alla disponibilità e alla professionalità dimostrate: i soci ordinari sono oggi una settantina, venticinque i soci corrispondenti. Nel 2012 il Comune di Rovereto istituisce una Fondazione denominata "Museo Civico di Rovereto".