Serravalle
Il nome di questa frazione (Seraval in dialetto) deriva dalla sua posizione in un restringimento naturale della valle, chiuso tra le pendici del Monte Zugna a est e quelle del Monte Cornalè a ovest. Insieme all'abitato di Chizzola, sulla riva opposta dell'Adige, Serravalle formava un passaggio obbligato per il traffico e il commercio lungo il fiume, e quindi un luogo da controllare e presidiare. Il corso dell'Adige, prima della sua rettificazione nell'Ottocento, ha costretto lo sviluppo dell'abitato su piano rialzato rispetto al fondovalle, come testimonia anche la posizione dell'antica strada che collegava Ala a Marco e lungo la quale si snoda questo percorso. La frequentazione di quest'area risale almeno all'età romana, ne è la prova il ritrovamento di una necropoli portata casualmente alla luce durante i lavori di costruzione della ferrovia nel 1857. Da allora e fino all'epoca moderna, questo è stato un luogo di controllo strategico e la chiusa Serravalle-Chizzola fu munita e presidiata diverse volte nel corso dei secoli. Nel 1508 ad esempio fu campo base dei veneziani per lo scontro con l'imperatore Massimiliano I° d'Asburgo, a seguito del quale Venezia cedette la bassa Vallagarina alla contea del Tirolo. Testimonianze storiche riportano l'esistenza in epoca medievale di un castello inferiore e un castello superiore volti al controllo della zona, ma le loro mura e resti sono andati distrutti. Oggi Serravalle è una zona ampiamente sfruttata a vigneti, in cui si riconoscono terreni a forma quadrangolare delimitati da muri a secco e ricoveri in pietra.