Pannello 10 - Foto 1: Prati e pascoli in Lessinia

Gli insetti dei Lessini

  • Percorso Lessinia | 10. ZOOLOGIA

La popolazione di Invertebrati dei Monti Lessini è il risultato di una combinazione di più fattori che possono essere riassunti in: 
> evoluzione geologica che ha dato all'area la forma attuale, 
> evoluzione climatica, il cui evento più importante è stata l'ultima glaciazione Würm ( da 110.000 a 11.000 anni fa).

Anche la geografia dei Lessini può avere un ruolo nella presenza di specie termofile (che prediligono ambienti caldi) e specie criofile (che preferiscono ambienti freddi). La posizione dei Monti Lessini ricade nella Provincia biogeografica Alpina Orientale, ma è a contatto con altre due Province, quella Alpina di transizione (fra l'Orientale e l'Occidentale) e la Padana.

Per quanto riguarda la fauna ad invertebrati, non mancano le specie degne di interesse. La farfalla Parnassius mnemosyne (Linnaeus, 1758) è presente nella Valle dei Ronchi dove vive nelle radure dei boschi. Questa specie è tutelata dalla Direttiva Habitat dell'Unione Europea.

Fra i coleotteri merita attenzione Lucanus cervus (Linnaeus, 1758) i cui maschi sono caratterizzati da vistose mandibole che usano per i duelli nuziali, anch'esso vive nei boschi dove le larve si sviluppano nel legno morto mentre gli adulti volano durante le ore serali ai bordi dei boschi.

La cavalletta Chorthopodisma cobellii (Krauss, 1883) è estremamente interessante perché è endemica delle Prealpi Venete-Trentine (Monti Lessini, Monte Pasubio e Altipiano di Asiago): vive solo alle alte quote di queste aree. Priva di ali non può volare e vive fra le erbe dei prati e pascoli d'alta quota.

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Prati e pascoli in Lessinia
Coleottero (Lucanus cervus)
Cavalletta (Chorthopodisma cobellii) | foto di Roberto Scherini
Farfalla (Parnassius mnemosyne) | foto di Roberto Zendri

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