Storia delle malghe e dei baiti
Sono 18 le malghe sui Monti Lessini nei Comuni di Ala e Avio. Con il termine malga si intende una unità produttiva silvo-pastorale formata da aree prative e bosco, dotata di pozze di abbeveraggio e di alcuni edifici per la produzione e conservazione dei prodotti caseari. Gli edifici di malga hanno avuto importanti cambiamenti nel tempo: inizialmente erano costruiti in legno con il tetto coperto di paglia e per molti secoli l'attività casearia è stata separata in due edifici distinti, il baito e la casara.
Il baito, dovendo essere periodicamente spostato per esigenze di concimazione naturale dei pascoli, ha conservato la struttura lignea fino agli inizi dell'800. L'edificio era formato da tre vani: l' andito, il loc del late, un locale areato dove si raccoglieva il latte appena munto per separarlo dalla panna, e il loc del fóc, dove avveniva la lavorazione del latte riscaldandolo su dei focolari di pietra. In questo locale erano alloggiate anche le "binele", cuccette per i malghesi.
La casara, essendo destinata alla conservazione dei prodotti, era costruita già dal sec. XVI con muratura in pietra coperta di lastre. L'edificio era formato da due locali: il portego, con portale d'ingresso ad arco serviva al riparo degli animali e la casara dove venivano stagionati i formaggi.
A partire dai primi decenni del sec. XIX anche i baiti divennero stabili e furono costruiti in muratura. Verso la fine del secolo la casara fu incorporata insieme al baito in un unico edificio.
Gallery
Malga Lavacchione
Interno stallone Malga Scortigara di Cima Casara
Malga Foppiano
Malga Revoltel
Da leggere
Malghe di Ala e Avio di Barbara Debiasi, Associazione Quei de Fopiam clicca qui >