Le forme che osserviamo
Il paesaggio che osserviamo è frutto di un delicato equilibrio che si è instaurato nel tempo tra i processi profondi che hanno sollevato le montagne e disposto i livelli rocciosi, e l'azione di quelle forze superficiali responsabili delle forme recenti: la gravità, i processi climatici, le acque, la vegetazione e l'uomo.
Ecco quindi davanti a noi i massicci montuosi costituiti da pile di strati carbonatici marini dell'Era mesozoica (da 250 a 65 milioni di anni fa), sollevati durante la formazione delle Alpi; la valle dell'Adige con la tipica forma a "U", effetto del lavoro di erosione del ghiacciaio atesino durante il Pleistocene (da 1.8 a 11.000 Milioni di anni fa); la profonda val d'Ala, percorsa dal torrente omonimo, tributario destro del fiume Adige.
Infine, con la caratteristica forma a ventaglio, il conoide alluvionale su cui sorge l'abitato di Ala, frutto dell'accumulo dei sedimenti erosi e trasportati dalle acque rapide del torrente fino alla confluenza con il fiume Adige, quando la pendenza del letto, la velocità delle acque torrentizie e il trasporto solido, diminuiscono bruscamente.
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